Descrizione
Romano e romanista. Sposato. Ho un figlio. Ho passato la gran parte della mia vita a lavorare. Con passione e con successo. Ho avuto una stagione di grande visibilità pubblica. Ma la ribalta non mi manca. Ho patito a mie spese il peso della popolarità e forse di qualche invidia. Dal 2018 sono presidente di Proger Ingegneria, la holding che controlla Proger Spa, la società di cui sono vicepresidente e responsabile dell’International Development & Coordination Office, la struttura che coordina le attività estere della società. Proger è una realtà internazionale (l’unica società italiana di ingegneria presente tra le prime cento del mondo) che offre il meglio dell’expertise italiano nell’ambito del management e dell’ingegneria. Dal 2017 sono presidente del cda di Advicorp Plc, una boutique finanziaria, basata a Londra, dove è stata fondata nel 1997. Specializzata nel Corporate Finance e nelle operazioni di Merger & Acquisition. Dal 2016 sono anche presidente e amministratore delegato di Agt International Spa, che con i suoi oltre 50 anni di storia è un’azienda leader che opera a livello nazionale e internazionale nei settori dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dell’ambiente, offrendo un’ampia gamma di servizi che includono l’assistenza tecnica e l’approvvigionamento di strumentazione e macchinari ad alta tecnologia.
Dal 2008 al 2014 sono stato presidente dell’Inps, il maggior ente pubblico d’Italia. Mi piace ricordare di essere stato l’unico presidente ad avere ricevuto il voto favorevole all’unanimità di tutte e due le Commissioni Lavoro di Camera e Senato, che devono esprimere un parere consultivo alla nomina del presidente Inps. Dal luglio al dicembre 2008 sono stato anche commissario straordinario del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps. Al vertice dell’Inps ho guidato la fusione in Inps di Inpdap ed Enpals, dando vita all’unico polo previdenziale pubblico; la più grande azienda di servizi di welfare in Europa con oltre 30mila dipendenti. Guidando la fusione dei diversi istituti previdenziali e assistenziali ho contribuito a produrre importanti risparmi di gestione (tagli per circa mezzo miliardo in due anni) e una forte semplificazione della governance del settore. I sei anni al vertice dell’Inps hanno coinciso con una serie di performance uniche nella storia dell’ente pubblico. In quegli anni – gli anni della prima grande crisi economico-finanziaria – operammo una delle più determinate azioni di contrasto alle truffe: dalla ricerca dei falsi invalidi che percepivano prestazioni non dovute (con 250mila verifiche all’anno che hanno portato alla revoca dell’indennità nel 25% dei casi: in totale quasi 200mila prestazioni cancellate a chi non ne aveva diritto), alle false assunzioni nel settore agricolo (con l’annullamento di quasi 500mila rapporti di lavoro fittizi) che producevano sussidi di disoccupazione indebiti; riuscimmo a ridurre il contenzioso dell’Istituto (con accordi con le maggiori Procure italiane) diventando una “case history” raccontata ai convegni dell’Associazione Nazionale Magistrati. Riuscimmo a varare la certificazione medica elettronica, fondamentare strumento per semplificare i rapporti tra lavoratori/aziende e Inps nei casi di malattia e presidio per facilitare i controlli anti-assenteismo. Ponemmo le basi per l’operazione “busta arancione”, creando per la prima volta un’area dedicata sul sito Inps dove poter avere una contabilizzazione delle prestazioni pensionistiche individuali. Sito e social media furono radicalmente innovati, ottenendo molti riconoscimenti nel corso delle manifestazioni promosse dal Forum Pa. Per la prima volta fu possibile consultare il proprio “conto previdenziale” personale anche tramite app e via smartphone. Grazie a queste iniziative i visitatori al sito Inps passarono in meno di cinque anni da 40mila a quasi un milione.
Anche Harvard Business Review dedicò alla “case history” dell’Inps un articolo per raccontare l’efficienza introdotta nella Pubblica Amministrazione (Pa) da un management efficace.
La mia lunga presenza in Inps iniziò come Consigliere di amministrazione dell’Inps per quattro anni, dal 2004 al 2008, prima della nomina a presidente.
Dal 2005 e fino al 3 febbraio 2014 sono stato anche vicepresidente esecutivo di Equitalia Spa. Anche in questo caso ebbi l’occasione di vivere una delle più grandi trasformazioni del Fisco italiano. Le oltre quaranta società di riscossione vennero ridotte a una, assicurando efficienza nel recupero delle risorse non versate dai contribuenti. Una trasformazione organizzativa che interessò oltre 12mila lavoratori.
In quegli anni tra Inps, Equitalia e le mie attività private ero a capo delle attività di oltre 45mila dipendenti della Pubblica Amministrazione e delle aziende private.
Per poco più di un anno (ottobre 2008 – novembre 2009) sono stato presidente nazionale del Comitato di settore degli Enti pubblici non economici (Epne).
Per quasi quindici anni, fino al 2015, sono stato Direttore generale dell’Ospedale Israelitico di Roma, ospedale provinciale geriatrico e specializzato in attività di assistenza ospedaliera, cura e ricovero pazienti e attività ambulatoriale. La ristrutturazione e riorganizzazione dell’Ospedale israelitico, rappresentano un caso unico nella realtà sanitaria della Regione Lazio. E sono orgoglioso di essere stato protagonista di questa avventura umana e professionale. E sarò per sempre grato a Elio Toaff, il rabbino capo della comunità israelitica romana che nel 2001 mi volle in questo ruolo. Nel corso degli anni si è passati da una azienda in crisi profonda ad un polo sanitario di eccellenza a livello nazionale. Dal 2001 al 2015 i ricavi sono passati da circa 10 milioni di euro fino a un fatturato di 54 milioni. Il personale dipendente è passato dalle 180 unità del 2000 ai mille collaboratori tra diretti e indiretti. Come riconoscimento per l’opera di salvataggio e rilancio dell’Ente Ospedaliero Israelitico la prestigiosa organizzazione ebraica Bené Berith mi ha conferito la medaglia d’argento (20 dicembre 2011). Dal 2007 al 2015 sono stato anche il Direttore della Casa di riposo ebraica di Roma. Oltre alla gestione della casa di riposo, l’Ente dispone di un ingente patrimonio immobiliare ubicato nella città di Roma.
In quegli anni (tra il 2004 e il 2006) ho guidato la sezione del Lazio di Aris, l’Associazione Religiosa Istituto Socio-Sanitari.